La piana del fiume Auser
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Nell'alta Toscana, all’incirca nel 750 a.C., un nuovo villaggio venne edificato in un'area molto paludosa e percorsa da un fiume che si divideva in tre rami. Successivamente i Romani chiamarono Auserculus il più a nord, Auser il centrale e più in seguito fu chiamato Ozzeri quello molto piccolo a Sud. Il villaggio fu creato nell’unica parte della piana leggermente sopraelevata rispetto a tutto il terreno circostante troppo acquitrinoso e continuamente invaso dalle piene del fiume. Particolari fotografie satellitari hanno dimostrato che questa sopraelevazione era nella zona di Piazza San Michele (pallino rosso nell'immagine). Proprio il fatto di trovarsi in una zona paludosa dovrebbe aver dato origine al nome della nostra città perché, nella lingua celtico-ligure, il termine “Luk” significa “luogo paludoso”. Il nome del nostro fiume deriva invece dal ramo nord che da Auserculus, divenne Serculus ed infine Serchio. Nel suo cammino, il ramo est del fiume formava una lama di terra (...Lammari), poi creava una grande curva a forma di luna (...Lunata). In quella zona diede origine anche ad un piccolo ramo (...Picciorana) per poi bagnare tre minuscoli villaggi serviti da tre ponti (...San Leonardo in Treponzio). Inoltre, sempre nella zona, esisteva un nutrito gruppo di capanne di pescatori (...Capannori) e, sulle sponde del vicino ed antico lago di Bientina, un grande allevamento di maiali o porci (...Porcari). Vicino ad una collinetta chiamata Montiolo (...Montuolo) i tre rami ritornavano in un unico alveo ed il corso d’acqua diveniva poi un affluente dell’Arno. A causa della grande portata d'acqua del nostro fiume, spesso l'Arno non riusciva ad assorbirla completamente e quindi si verificavano disastrose esondazioni. Lucchesi e Pisani, in accordo, decisero di deviarne il corso affinché sfociasse in mare nei pressi di estese coltivazioni di miglio, in latino “milium”... (Migliarino). Ovviamente il luogo dove avvenne la rottura (frattura) della riva o argine (ripa) prese il nome di... Ripafratta.