L'illuminazione pubblica
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Le recenti polemiche sull'illuminazione Natalizia mi hanno fatto pensare che Lucca, fino a circa duecento anni fa, nelle ore notturne era sempre completamente al buio. Le uniche, piccole sorgenti luminose erano quelle emesse dai lampioncini ad olio che ardevano presso i tabernacoli delle immagini sacre. Andare per strada di notte, senza una torcia, non era certamente facile e si usciva solo per gravi necessità. Subito dopo il tramonto venivano chiuse le osterie, i ritrovi di ogni genere ed anche le veglie signorili terminavano presto; le dame e i gentiluomini vi andavano e tornavano in portantina o con una carrozza preceduta da un “lacchè” che illuminava la strada con una lanterna. Camminare al buio, specie senza il chiarore della luna, era molto pericoloso a causa della condizione delle strade piene di trabocchetti, pozze e detriti di ogni genere e natura. Nel 1792 fu Cosimo Bernardini che, per la vigilia di Santa Croce, inaugurò dinanzi al suo palazzo il primo lampione e l'esempio fu seguito dalle altre casate nobili e successivamente dal Comune che collocò alcuni lampioni nelle strade e piazze “importanti”. L’ora dell’accensione era regolata da norme precise per le singole stagioni e la persona incaricata doveva regolare la quantità dell’olio a seconda dello splendore della luna. Inoltre, per prevenire eventuali congelamenti invernali, fu disposto di mescolare l’olio di noce con quello d’oliva. Solo sotto il Principato dei Baciocchi fu realizzato un primo impianto di illuminazione e vennero ritenuti sufficienti 100 lampioni di cui 70 nuovi e 30 “usati” per un costo totale di 8.980 lire. Per avere un primo accenno di illuminazione elettrica si deve tornare indietro solamente un centinaio di anni! Buon Natale a tutti...