Gli scalini in via del Fosso...
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Anche se piccoli gruppi di questo tipo di struttura abitativa esistono in altre parti della città, in via del Fosso, adiacente la porta di San Gervasio e Protasio e dal lato opposto al muro di cinta della villa Bottini (ex Buonvisi), è presente una lunga serie di abitazioni leggermente sopraelevata rispetto al piano stradale e quindi, per accedere agli alloggi, si devono salire alcuni gradini. Ma perché questo tipo di costruzioni? Nel medioevo, specialmente durante il lungo periodo quando la lavorazione della seta era una delle principali fonti di reddito dei lucchesi, l'acqua non era usata solo per bere, per cucinare e per fare il bucato, ma anche per lavare le tele e i tessuti di lana, per i filatoi, per risciacquare le tinture, per ammorbidire i pellami e come forza motrice per tante altre attività. Il Pubblico Condotto, cioè il fosso, divenne rapidamente la più importante e la più comoda fonte da dove prelevare l'acqua necessaria. Come illustrato nell'immagine, la sopraelevazione delle abitazioni consentiva di ricavare nel seminterrato, accessibile dall'alloggio e finestrato, i laboratori e gli ambienti necessari a quasi tutte le attività che richiedevano l'utilizzo dell'acqua.