Gli anelli della vita


Da qualche giorno, ogni volta che entrava in classe, si comportava sempre nel solito modo. Si avvicinava velocemente alla finestra e, pronunciando sempre la solita imprecazione “Che schifo!”, metteva le due mani sul davanzale e con un rapido movimento del busto, da dietro in avanti, sporgendosi leggermente dalla finestra lanciava uno sputo disumano. Oltre a essere considerato il cretino della classe aveva anche il difetto di essere molto miope e, probabilmente per vergogna, usava gli occhiali solo all’occorrenza. Non li aveva mai quando faceva l’ingresso “sputaiolo”. Quella mattina di fine primavera avvenne tutto come sempre o quasi. Fantozzi entrò, si avvicinò alla finestra, appoggiò le mani sul davanzale, portò il busto indietro e, pronunciando la solita imprecazione … si schiantò sul vetro chiuso frantumandolo. Tre punti sulla fronte furono il regalo della mia stronzaggine.