Gli anelli della vita


Non sapevo che si chiamasse così. Era una splendida giornata settembrina ed insieme ad una ragazza veramente carina eravamo distesi tra l'erba molto alta nei pressi del fiume. Nella zona dell'apparato genitale, sempre con i pantaloni su al loro posto, improvvisamente sentii come un piccolo schianto. La stessa sensazione di un gommino che, troppo tirato, si rompe. Dopo un attimo di smarrimento guardai in direzione della zona nella quale doveva essere avvenuto qualcosa e.... il sangue era già passato sui pantaloni! Poi ho saputo che era avvenuta una cosa abbastanza normale e cioè mi si era lacerato il frenulo ovvero quella specie di elastico naturale che collega il glande alla pelle intorno al pene e gli impedisce di scendere oltre un certo limite. Non credevo potesse uscire tanto sangue in così pochi minuti! Non ricordo come mi separai da quella "provocatrice" ma, con il pullover che fortunatamente avevo con me e che girai subito intorno alla vita facendo ben attenzione a riparare la zona "rossa", mi diressi verso casa. Pensavo ancora a cosa avrei detto a mia madre quando, da lontano, mi accorsi che sulla porta c'era Angelino e, tra uomini, non fu difficile spiegare l'accaduto. Pensò a tutto lui e mamma non accennò mai niente sull'accaduto. Non so perchè ma nei giorni seguenti, quando guardavo mamma, un pò mi vergognavo.