Gli anelli della vita


Crescere significa allargare i propri orizzonti. Piazza San Francesco non poteva restare per sempre la mia palestra di vita. Un po’ alla volta, nel giro di pochissimi anni, venimmo risucchiati da altri interessi. A scuola avevo conosciuto un ragazzino di nome Franco che mi andava proprio a genio o, forse più sinceramente, mi andava a genio sua sorella Franca. Era bellissima, anche più di mia mamma. Aveva un visetto tondo con due occhi splendidi e due trecce nere che gli scendevano sulle spalle. Come mi piaceva! Venni a sapere che tutti i pomeriggi, con la loro mamma, andavano su quel prato che si trova dietro del Duomo di fronte alla sede Arcivescovile. Non fu difficile convincere mia nonna Gina ad accompagnarmi lì tutti i giorni. Feci tantissime conoscenze, giochi nuovi e divertenti ma la vera grande differenza era che questo nuovo gruppo aveva al proprio interno anche delle ragazze. Giocavamo tutto il giorno sotto l’attento sguardo delle mamme e delle nonne accompagnatrici ma, questo fatto, non mi dava alcun fastidio se non durante un giochino un po’ particolare. E’ un “passatempo” che ho visto funziona ancora oggi. A quel tempo lo chiamavamo “lo zoccolo”. Riuniti in cerchio, seduti sul prato, facevamo ruotare una scarpa che si fermava indicando qualcuno. Chi l’aveva fatta girare pronunciava allora la fatidica domanda: “dire, fare, baciare, lettera o testamento?”. La persona indicata dalla punta della scarpa doveva effettuare la scelta tra queste cinque “attività” e colui che aveva fatto girare la scarpa avrebbe completato la penitenza a modo suo. Le ragazze del tempo erano ancora abbastanza ipocrite ma noi ragazzi ci si aiutava l’un l’altro in una maniera sfacciata. Se Franco girava la scarpa e questa avesse indicato me, lui sapeva benissimo che avrei risposto “baciare” e che volevo baciare lei, sua sorella. L’avrò baciata cento volte e mi piacque tutte e cento. Purtroppo, dopo chissà quanto tempo, notai una cosa. Fu molto penoso e difficile ammettere che a lei, di me, non gli interessava assolutamente niente. Era evidente che faceva parte di quella ampia categoria di ragazzine alle quali piacevano quelli un po’ più grandi.

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