Pietro Raffaelli, esponente Socialista Viareggino, quando nel 1972 divenne Presidente dell'I.A.C.P. (Istituto Autonomo Case Popolari), era anche il Presidente nazionale dell'ordine dei Geometri. Con il tempo ho capito che era veramente un uomo con una visione del futuro che, nella mia vita, non ho riscontrato in nessun altro. Basti pensare che, già nel 1970, affermava che la tecnologia sarebbe stata la scienza vincente degli anni a venire e quindi, contro tutto e tutti, si adoperò per portare all'interno dell'Ente quella "meccanizzazione" che riteneva indispensabile per affrontare il futuro. Gli mancava solo l'uomo giusto. Considerato che in un colloquio privato lo avevo portato a conoscenza del fatto che il lavoro di geometra, con tutto il rispetto possibile, non lo ritenevo adatto alle mie caratteristiche mentali, decise di investire su di me. Fu una vera e propria scommessa, come una puntata di poker al buio. Un grande rischio per lui ed una enorme opportunità per me. A distanza di anni, visti i risultati, è chiaro che abbiamo vinto entrambi.
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