Il Pubblico condotto...
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Il Pubblico Condotto, un canale di 13 Km che dalla zona di Ponte a Moriano trasporta verso sud l'acqua del Serchio, fu costruito nel XIV secolo. Da tutti conosciuto come il “fosso”, non ha avuto il solo scopo di proteggere le mura della città medievale ma è stato determinante nel successivo sviluppo economico e produttivo di Lucca. La forza motrice necessaria per tutte le fabbriche, i laboratori e le officine, esterne o interne alle mura, veniva ricavata dalla rotazione di più o meno grandi ruote mosse dalla forza generata dallo scorrere dell'acqua. Quando il fosso era troppo distante, attraverso una serie di derivazioni che nascevano da aperture chiamate “bocche di presa”, i lucchesi riuscirono sempre a portare l'acqua là dove serviva e quindi, di queste derivazioni, ne furono realizzate molte. Per fare un solo esempio, nell'iniziale bacino di espansione del fosso (a sinistra nell'immagine) se, sporgendovi un poco, date uno sguardo alla parte interna del paramento, noterete una “bocca di presa” la quale, attraverso un canale sotterraneo, portava la forza motrice necessaria ad una fabbrica presente lungo via dei Bacchettoni. Dopo che aveva esaurito il suo compito, sempre attraverso canalizzazioni sotterranee, l'acqua poteva rientrare nel fosso oppure, come nell'esempio preso in esame (a destra nell'immagine), veniva scaricata fuori dalle mura per immettersi nel fossato esterno, andare poi nella Piscilla, in seguito nell'Ozzeri e infine nel Serchio. Dall'esterno, osservando le nostre mura con attenzione, ancora oggi sono ben visibili alcuni di questi “buchi” aperti nella parte più bassa del paramento di mattoni. Tutte le opere di canalizzazione lucchesi sono state possibili perché c'erano uomini con una perfetta conoscenza delle pendenze del territorio ed in grado di calcolare i dislivelli necessari a far scorrere l'acqua nella direzione voluta...