C'era una volta...
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1946 C'era una volta il convento di Santa Chiara a destra della chiesa di San Francesco. Quando avevo tre o quattro anni iniziarono la demolizione per far posto al nuovo Genio Civile. Impressionante, per noi bambini che assistevamo in silenzio, fu quando nel 1951 venne distrutta anche la chiesetta di Santa Chiara e il suo campanile.


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1949 C'era una volta una bella fontana. Era immediatamente fuori Porta Elisa. Peccato che, essendo di origine fascista, negli anni successivi alla fine della guerra, chissà perchè, venne distrutta e non fu l'unica demolizione....


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1950 C'era una volta il nuovo ospedale. Al Campo di Marte, detto anche "Il campaccio", subito dopo la guerra venne iniziata la costruzione del nuovo ospedale di Lucca che andò a sostituire quello decadente di Via Gallitassi. L'inaugurazione avvenne agli inizi degli anni 50.


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1952 C'era una volta la Lucchese in serie A. Angelino mi portò a vedere una partita della quale ricordo solo il punteggio finale: 1 a 1. Non ho seguito molto le avventure della squadra cittadina, e anche quando giocava in serie B, quelle poche volte che sono andato allo stadio, non ho più visto un muro di tifosi come quella volta.


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1954 C'era una volta la vasca del Duomo. Questa c'è ancora ma, anche se posso sbagliarmi, ci sono molte, molte probabilità che il ragazzino nel mezzo si chiami Enzo. Dai vestiti si capisce che è estate e dalle ombre si capisce che è il pomeriggio. Tutti i pomeriggi d'estate, dal pratino dietro il Duomo, sempre in tre andavamo a giocare alla vasca e ci mettevamo esattamente in quel punto.


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1955 C'era una volta il mercato. Papà mi portava spesso a trovare i suoi parenti (tutti mercanti) in quella zona "malfamata" e decadente. Per loro ero "il figliolo di Angelino", il nipotino di Bianca. "Ecco una mela per il tu' bimbo", "Angelino, prendi questo cesto d'insalata", "Li voi du' pomodori", "Saluta la tu' moglie".


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1955 C'era una volta la televisione. L'avevano in pochissimi e una delle prime trasmissioni, "Lascia o raddoppia", divenne così popolare che i Cinema, prima della proiezione del film e direttamente in sala, permettevano di vedere Mike Bongiorno ed il suo spettacolo. Chi non andava al cinema poteva vedere la TV al bar del rione dove abitava. In casa mia arrivò nel 1961.


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1956 C'era una volta la neve. Sembra che, a memoria d'uomo, non si ricordi una nevicata così forte. Forse quella del 1929 fu quasi uguale ma, nel febbraio del 1956, in città caddero la bellezza di 40 centimetri.


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1957 C'era una volta il gruppo dei Beatles. Non ci sono parole per spiegare quanto, questi quattro ragazzi inglesi, hanno contribuito a modificare per sempre il rapporto dei giovani con la musica. Ancora oggi, la grandezza delle loro melodie viene proposta, ascoltata e apprezzata in tutto il mondo.


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1957 C'era una volta il tram. Partiva da Piazza del Giglio, girava in Corso Garibaldi, usciva da Porta San Pietro, passava davanti la Stazione, transitava di fronte a Porta Elisa e poi imboccava Viale Castruccio Castracani fino ad arrivare a Pescia. In quell'anno decisero che non era più di moda e smontarono tutto.


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1958 C'era una volta il fosso. Dissero che si erano sbagliati ad aprire una "chiusa" vicino Ponte a Moriano. Nella città arrivò improvvisamente così tanta acqua che il nostro fosso esondò. Era l'inizio dell'estate ed ero dietro quei ragazzi che si vedono in primo piano. Per tornare a casa feci mezzo giro di Mura.


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1959 C'era una volta il trasporto pubblico cittadino. Tutte le circolari fermavano in Piazza Napoleone mentre nella adiacente Piazza del Giglio avevano ricavato il capolinea delle linee "Fratelli Lazzi" che poi, per pochi anni, venne trasferito in Piazza San Martino.


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1960 C'era una volta il telefono. Aveva iniziato a diffondersi fin dagli inizi del 1900 ma le famiglie che potevano permetterselo erano pochissime. In casa nostra venne installato nel 1960 cioè una trentina di anni prima dell'acquisto del mio primo cellulare...


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1960 C'era una volta la locomotiva a vapore. Insieme ad un paio di amichetti, abbiamo passato interi pomeriggi nello scalo merci a vedere quelle rumorose e fumanti macchine nere che facevano continue manovre per creare treni. Ero affascinato dalla sensazione di potenza che quei "mostri" a vapore mi trasmettevano.


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1960 C'era una volta il boom economico italiano. Oltre a negozi e fabbriche che nascevano come funghi, nel giro di pochissimi anni, le biciclette e i motorini si trasformarono in splendide automobili che, per il 95% erano contrassegnate dal marchio Fiat e la città divenne un grande parcheggio. I miei comprarono una Fiat 600 usata nel 1964.


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1961 C'era una volta l'eclisse totale di sole. Una bella e fredda mattina del 15 febbraio, i professori ci fecero vestire tutti e, dopo pochi minuti, eravamo in attesa dell'evento posizionati sulle mura sopra porta Elisa. Ricordo un cielo irreale, l'oscurità improvvisa, i pipistrelli in volo, i galli che si misero a cantare ed un freddo più intenso.


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1962 C'era una volta la Festa della Repubblica. Le due caserme presenti a Lucca permettevano l'ingresso a tutti. File lunghissime di ragazzini facevano la coda per salire su uno dei tanti carri armati. La "mia" caserma era in via della quarquonia esattamente sopra quello che adesso è il parcheggio sotterraneo di via dei Bacchettoni.


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1963 C'era una volta la minigonna. In pochissimo tempo rivoluzionò l'abbigliamento femminile. Piacque subito a tutti, con la sola esclusione delle donne non più giovanissime che guardavano, con occhi molto critici e scandalizzati, tutte quelle gambe messe ben in mostra.


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1964 C'era una volta il traffico sulle mura. Era la vera circonvallazione con la quale diventava facilissimo spostarsi da un lato all'altro della città. Come per quasi tutti, anche per me, fu il percorso più gettonato per imparare a guidare. Certo invitava alla velocità e quindi, molto spesso, avvenivano incidenti più o meno gravi.


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1969 C'era una volta il primo uomo sulla Luna. Nella notte del 21 luglio, milioni di italiani e miliardi di esseri umani, assistettero in diretta ad un evento storico. Neil A. Armstrong fu il primo uomo a mettere un piede sulla Luna. Dopo di lui scese anche il pilota del modulo di comando Michael Collins mentre il Pilota del modulo lunare Edwin E. Aldrin Jr restò in orbita ad aspettare la fine della missione. Indimenticabile fu anche la "telecronaca" affidata al giornalista Tito Stagno.