Gli anelli della vita


Era necessaria solo una giornata con un po’ di vento. Meglio ancora se nel cielo fossero state presenti alcune nuvole. Non capivamo il perché ma l’aria mossa e le zone d’ombra alternate velocemente a quelle di sole pieno, fornivano sempre i risultati desiderati. Andavamo in casa di Michele sia perché aveva la finestra più alta di tutta la piazza sia perché, con l’esperienza acquisita, essendo anche la più vicina alla zona ovest, avevamo la certezza di avere le migliori condizioni possibili. Provo a spiegare per scritto un procedimento che, se visto fare anche una sola volta, è replicabile facilmente e da chiunque: servivano alcuni pezzi di carta dai quali venivano ricavate strisce larghe un paio di dita e non più lunghe di un palmo. A metà venivano praticati due piccoli intagli e la striscia veniva poi ripiegata più volte nel senso longitudinale a formare due rettangoli allungati con quello inferiore molto più stretto. La parte più stretta veniva ripiegata più volte su se stessa a formare un piccolo grumo. Quella in alto veniva divisa, sempre nel senso longitudinale, in due strisce che andavano aperte a formare le pale dell’elicottero. Solo una piccola parte centrale restava intatta. Più chiaro di così! Fatto sta che, appena lanciati nel vuoto, queste semplicissime “macchine volanti” cominciano a ruotare su se stesse come trottole e, aiutate dalle evidenti correnti ascensionali che, in quei particolari giorni, erano presenti nella piazza, invece di avvitarsi verso il basso, salivano nel cielo. Per noi era un mistero. Riuscivano a librarsi nell’aria per interi minuti e salire più in alto della Chiesa. Spesso svanivano ben al di sopra dei tetti delle case limitrofe e, quando questo accadeva, la sparizione dell’elicottero era accompagnata dall’urlo di gioia del suo costruttore. Eravamo talmente immedesimati nel volo che spesso si sentiva gridare. “Ehi, non venirmi addosso!” quasi che ognuno di noi fosse realmente ai comandi di quelle strisce di carta svolazzanti. Tutte le altre forme alate provate con la carta, anche se interessanti, non avevano alcuna possibilità di portare così in alto nel cielo il pilota.