Gli anelli della vita


Ho cominciato a sciare quando avevo circa 15 anni. I miei genitori, dopo avermi comprato l'occorrente mi permettevano di andare all'Abetone con un pulmann di un Club sciistico lucchese il quale, ogni domenica mattina alle 7 partiva da Piazza Grande. Gli sci me li aveva regalati l'amico ricco. Erano lunghi 2,10, senza lamine e senza attacchi di sicurezza. Partivo da casa verso le 6,30 con in piedi i doposci e in spalla quelle lunghe stecche di legno. Nelle mani avevo le racchette da una parte e dall'altra gli scarponi. Facevo tutta Via Fillungo e salivo sul pulmann 10 minuti prima della partenza. Alle 8 arrivavamo all'Abetone. Ho imparato da solo, guardando cosa facevano gli altri, su un campetto lungo un centinaio di metri senza alcun skilift. Cioè, arrivati in fondo, toglievamo gli sci e risalivamo a piedi. Si andava avanti così, compreso il panino di mezzogiorno, fino alle 5 del pomeriggio. Il pulmann ripartiva e verso le 6 era di nuovo in Piazza Grande. Stesso percorso a piedi per tornare a casa passando sotto gli sguardi curiosi delle molte persone a passeggio in Via Fillungo. Ci sentivamo dei pionieri! Qualche anno più tardi, avendo amici che disponevano dell'automobile, quando possibile andavamo anche nei giorni feriali. La foto è stata scattata in un campetto alle "Regine" e quel maglione che indossavo è stato usato l'ultima volta nel 2003 da mio padre sulle Dolomiti ed ancora oggi è in perfetto stato. Cose di altri tempi!

Foto