L'arredamento

Ogni tanto e solo per amici o conoscenti, ancora oggi continuo a seguire e progettare piccole ristrutturazioni e arredamenti, ovviamente senza richiedere alcun compenso. Da tempo ho capito che, pur essendo portato per questo tipo di attività, non avrei mai potuto essere un vero professionista a causa della mia difficoltà, specialmente in questo campo, ad accettare idee troppo diverse dalle mie. Se mi viene dato l'incarico di ristrutturare un appartamento, io agisco seguendo il mio gusto ed il mio modo di concepire la vita all'interno di un alloggio. Sicuramente cerco di rispettare le necessità del richiedente, ma quando mi viene richiesto di studiare e portare avanti una soluzione che non condivido a prescindere... abbandono, il più educatamente ed elegantemente possibile, ma non ci perdo altro tempo.

Un professionista, cioè qualcuno che si fa pagare per fare un lavoro, non si comporterà mai come come il sottoscritto. Forse userà tecniche a me sconosciute per convincere il cliente che quello che richiede non è la soluzione migliore per quel caso ma, sicuramente, se il cliente insiste nel suo desiderio di portare avanti la propria idea, al professionista non sarà difficile accettare il “consiglio” e quindi, avendo ben presente il suo compenso finale, farà comunque del suo meglio facendo buon viso a cattiva sorte.

Ville e rustici impongono ragionamenti molto diversi ma, se dovessi ristrutturare un appartamento dove andare a vivere, cercherei di applicare le convinzioni abitative che da anni risiedono stabilmente nel mio bagaglio culturale. Innanzitutto eviterei di mantenere il vano d'ingresso perchè, per me, non ha alcuna ragione di esistere. Solo se fosse 4 metri x 4 potrei giustificarlo, al contrario credo debba essere inglobato nella zona soggiorno la quale deve risultare la più ampia possibile, anche a costo di sacrificare altre stanze, perchè è in questa zona che la famiglia, ad esclusione della notte, trascorre la maggior parte del suo tempo. Le camere, proprio per l'uso a cui sono destinate, dovrebbero essere molto piccole e cioè occupare la superficie minima consentita dalla legge. Se lo spazio lo consentisse, dovrebbe essere ricavata una zona armadi e ripostiglio con l'avvertenza di sviluppare contenitori, più in orizzontale che in verticale, affinchè i vestiti, estivi o invernali, si trovino tutti ad altezza d'uomo. In questo modo non ci sarà più alcuna necessità di fare, due volte ogni anno, il tanto odiato “cambio armadi”. La disposizione dei servizi all'interno del bagno dovrebbe seguire una logica legata all'utilizzo degli stessi e quindi, entrando nel locale, si dovrebbe trovare subito il lavandino, poi bidet e wc ed in fondo, la doccia. Scalini o controsoffitti, se ben posizionati, sono sempre un'ottima soluzione architettonica per dividere idealmente zone diverse di uno stesso ambiente. La cucina di un appartamento, anche se fosse di dimensioni ridotte, con le soluzioni di arredamento che ci sono adesso, difficilmente pone problemi e sicuramente si troverà il posto anche per un piccolo tavolo. In ultimo non si deve dimenticare di creare, anche in soggiorno, una zona riservata alle cene con gli amici ma, tutto considerato, un tavolo al quale possono sedere otto persone, è più che sufficiente.

Ad esclusione di casi particolari, non amo i pavimenti di cotto o comunque marrone scuro. Talvolta non mi dispiace la moquette ed il parquet. Inoltre, l'unica stanza per la quale potrei, a volte, immaginare un pavimento diverso dal resto dell'appartamento, è la cucina. Allo stesso modo, con pochissime eccezioni, non amo i punti luce posizionati nel soffitto al centro della stanza. L'illuminazione la concepisco solo attraverso punti luce alle pareti, per la cui colorazione non accetto il colore bianco. Sono molto favorevole a colorazioni diverse all'interno del solito anbiente, sempre mantenendo, soffitto compreso, al massimo due o tre colori, rigorosamente pastello, in tutto l'alloggio. Una stanza può essere vista come un parallelepipedo con sei lati. In basso viene “arredata” con il pavimento e la mobilia, ai lati l'arredamento è il colore, quadri e punti luce e in alto, cioè il soffitto? In troppi casi lasciarlo tutto bianco, per me, significa non terminare il lavoro. Un'altra cosa che non mi piace sono i mobili moderni perchè, dopo qualche anno, diventano vecchi e fuori moda. Mi piacciono i mobili antichi però non sono male anche i classici sempre verdi, quelli “senza tempo”, magari con accostamenti a qualche pezzo della nonna. I tappeti devono essere preferibilmente "Persiani", grandi e autentici.