Improvvisamente,
un giorno...

Email dell'8 ottobre 2014:

Caro Enzo,
mi permetto di scriverti con confidenza come se ti avessi sempre conosciuto grazie al tuo sito enzo46 ed ai simpaticissimi spunti che ho avuto modo di leggere. In realtà non ci conosciamo affatto , ma abbiamo una cosa “cara” in comune ...il Millenium Falco che possiedo dal 2008. Leggo nelle tue parole molto entusiasmo per la vela e per quella barca e, come per tutte le cose che finiscono, un po’ di tristezza. Io amo la “nostra” barca non solo per ragioni di vela, ma anche per fatti personali che certamente capirai se avremo occasione di parlarne. So vagamente, che la barca proveniva da un noto avvocato di Civitavecchia che l’aveva voluta vuota per farci regate IOR 2ton, per poi farla arredare internamente in un secondo tempo. Dopo qualche anno, il Falco aveva subito un periodo di abbandono. Luca Pusterla l’acquistò negli anni 90 e restaurata con suo padre. Luca la vendette nel 2002 , restando però nel gruppo di proprietari con un 25% se non erro. La barca ha fatto base a Civitavecchia, Punta Ala, Livorno, la Spezia e (adesso) Genova. Poi, sempre se non erro, (3 o 4 anni dopo) Luca la ricomprò dal gruppo per rivenderla a sua volta al concessionario degli Alubat (Aluyachting di Milano), mio amico, che voleva in realtà tenerla per se. Storie varie e questioni (molto comuni purtroppo) di salute fecero che quest’ultimo armatore non poté tenerla e la mise in vendita nel 2007. Insomma, lunga storia, adesso l’ho io. Ho parlato qualche tempo fa con Luca per ricostruire un certo dettaglio tecnico di cui avevo bisogno per il refitting del Falco. L’ho trovato molto aperto e desideroso di raccontarmi la storia della barca , mi ha dato le informazioni e foto di cui avevo bisogno, ma poi, incredibile per l’epoca di facebook e linkedin ci siamo persi di contatto. So che è stato progettista del famoso e bellissimo (costoso) quanto invenduto, Gieffe 60. Potrei certamente trovarlo in web e uno di questi giorni lo contatterò ancora anche perché mi chiese di mandargli delle foto del Falco quando avessi finito i lavori. Un bel puzzle considerando che, nel tempo, ho anche conosciuto il discutibile, ma divertentissimo, Avv. Avallone (Artmare Sud), ed anche lo stesso Bill Cook che oggi ha 74 anni e vorrebbe vedere la barca se capitasse in Italia (vive in Maine).
Poi, un bel giorno all’improvviso, entrando in google con il termine “Millenium Falco” o “Manhattan 44” non ricordo; “cado” nel tuo sito e...voilà apprendo un altro pezzo della storia. Mi piacerebbe toccare base con te quando avessi tempo per una chiacchierata telefonica. O magari si fa un salto a Lucca e ci si vede.
Se mi posso permettere, ti mando un abbraccio tra velisti, attendendo un tuo riscontro
A presto
Valerio

Risposta

Caro Valerio,
non immagini che piacere mi ha fatto leggerti.
Ti faccio subito i miei complimenti per la storia che sei riuscito a recuperare. Alcune cose non le sapevo. L'unica correzione al tuo racconto consiste nel fatto che non fu Luca a ricomprarla ma Roberto Baldocchi (il mio skipper) il quale, insieme all'altro socio Diego Giannini, dopo aver saldato me e Luca, la vendettero al concessionario degli Alubat per prendersi un Ovni 365 nuovo di zecca. La barca ha fatto base dove dici tu e, quando l'avevamo noi, è stata a Bocca d'Arno e poi, per almeno un anno, a Porto Azzurro. Vederci a Lucca, a meno che tu non riesca a portarci anche “Lei”, sarebbe inutile. Spero di riuscire a fare l'incontro a tre venendo, al momento non so quando, a trovarvi (te e “Lei”) a Genova.
Se puoi, mi faresti felice con qualche foto del tuo Millennium.
Contraccambio il tuo abbraccio.
Buon vento
Enzo


Valerio:
Foto

Caro Enzo,
solo per darti una idea. questa è una foto di un mese fa quando è uscita dal capannone del cantiere. Molti altri lavori sono stati fatti in seguito. Come ripeto si tratta di un restauro completamente illogico senza alcuna pretesa di rappresentare qualcosa di necessario o ....orrore... un investimento . Assolutamente no. E’ una forma di esorcismo secondo la filosofia...la vita è una sola e chissenefrega. Abbiamo detto: ci siamo affezionati al Falco, sistemiamolo un po’. Poi gli interventi si sono agganciati l’un l’altro con grande felicità del cantiere nautico Mostes. Scherzi a parte, va detto che così come questo è un buon momento per comprare barche perché l’offerta è enormemente superiore alla domanda, così conviene far fare lavori perché tutto è negoziabile con il 30-40% di sconto.

In ogni caso per il Falco abbiamo fatto/faremo:

1) Vele Nuove (Ullman Sails)
2) Sabbiatura scafo sia opera viva che morta.
3) Disalberatura e smontaggio di qualsiasi attrezzatura di coperta
4) Sabbiatura coperta
5) Verniciatura 4 mani primer coperta e scafo
6) Verniciatura coperta 4 mani di smalto specifico
7) Verniciatura 5 mani “a specchio” opera morta con Awl Grip rosso cardinale.
8) Sabbiatura Albero e boma e verniciatura a fuoco degli stessi
9) Carena trattamento preventivo osmosi con gelshield 3 mani
10) Antivegetativa bianca in carena x 3 mani
11) Trattamento profondo pala timone con ricostruzione parziale (era molto umido internamente) + antiosmosi
12) Cambio di tutti gli oblo,  osteriggi e passauomo con nuovi marca Gepo (sono 13 , non si finiva più !)
13) Trasporto in pozzetto di tutti gli strumenti e GPS (cruscotto davanti alla ruota)
14) Nuovo verricello per l’ancora
15) Aggiunta di strallo volante per tormentina
16) Rifacimento tutti gli interni (paioli in mogano, soffitti in laminato bianco e scartavetratura verniciatura di tutti i legni interni
17) Tappezzeria nuova (nuovo lazy bag, copritimone, copriwinches, etc)
18) Restauro totale Cucina presso Alpes bassano del Grappa e aggiunta di piano in Corian lavabo, cucina, frigo.
19) Pozzetto in teak nuovo , rifacimento bottazzo in teak in falchetta
20) Manutenzione attrezzature, stoppers, whinches. carrelli Harken, etc
21) Tagliando motore
22) Elica di Prua 95 KGF Vetus (vedi il buco a prua?) con joystick in cruscotto
23) Nuovo WC

A completare ci sono altre cose (tendalino, sella in teak per montare la scialuppa in coperta, etc) e una miriade di questioni minori (luci a led, boma illuminato, vhf, elettronica varia, etc). Ovviamente quando è pronta devi vederla, chi più di te può capire il cambio? Che poi non è un cambio perché abbiamo cercato di migliorare, riparare ma senza snaturare la linea di una barca di 30 anni. Si, molti dei lavori sono/saranno pensati per poterla portare da soli (elettrificazione e arretramento winch di randa, etc). L’unica licenza che mi sono preso dopo il restauro è il cambio di nome. Ho aggiunto una “n” in Millennium Falco, essendo Millenium sbagliato. Ho lasciato Falco (sbagliato anche qui) e non Falcon, come un vezzo in rispetto del passato. Il “nuovo” nome è Millennium Falco.
A presto
Valerio




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