Uno a ottantasette (3)

Considerazioni sui LED. Escludendo scambi e incroci necessari per effettuare manovre, sono solo sei i percorsi naturali percorribili da un convoglio che si sposta da una stazione all'altra e cioè: connessione tra binario 1 di sinistra e binario 1, 2 o 3 di destra oppure binario 2 di sinistra con gli stessi binari di destra. Gli scambi interessati sono quindi il numero 1.3 per l'ingresso/uscita dalla stazione principale e quello a tre vie, 9.1 e 9.2, per la stazione nascosta. Desiderando avere sul sinottico una visione immediata della connessione in essere ho posizionato cinque LED al termine dei binari terminali nelle due stazioni. Il collegamento attivo è quindi quello indicato dalle accensioni visibili agli estremi del sinottico. Nell'esempio sottostante, con i due LED accesi sui secondi binari, il percorso del convoglio è quello evidenziato.

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Non desiderando effettuare saldature tra LED e le resistenze ho preso alcuni piccoli spezzoni di filo elettrico, ho tolto i filamenti interni e poi, con un po' di pazienza, ho fatto in modo di accavallare i due contatti all'interno della guaina. Allo stesso modo per collegare l'altro contatto rigido del LED con un normale filo elettrico, ho solo parzialmente svuotato uno spezzone quel tanto che basta per avvitare al suo interno il contatto desiderato. Il classico mammut terminale completa l'operato.

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L'ultima personalizzazione riguarda il posizionamento dei LED. Come illustrato nelle foto relative al lato terminale della stazione principale, sono inseriti nel sinottico ma la carta sulla quale è disegnato il tracciato non è stata forata e quindi si vedono solo quando sono accesi, ovviamente in funzione del posizionamento dello scambio di ingresso.

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Fin dalla più tenera età sono stato molto attratto dagli scacchi. Questo splendido gioco insegna che quando vuoi ottenere qualcosa per te importante, devi procedere seguendo alla lettera un famoso detto inglese: "safety first". Cioè, prima di qualsiasi azione, pensa a difendere ciò a cui tieni! La prudenza non è mai troppa e quindi considerato che sopra quel mobile ci saranno sempre più oggetti i quali, oltre ad un valore romantico e sentimentale, sono costati soldi e tanto, tanto tempo, dovevo trovare una soluzione più gradevole della semplice chiusura del mobile. Uno dei punti fermi ai quali avrei dovuto attenermi nella realizzazione, così come riportato nella prima pagina, era il seguente: "...In merito alla localizzazione del plastico sono arrivato alla convinzione che una bella realizzazione debba essere facilmente accessibile, ben visibile e condivisibile. Quindi: se fosse disponibile lo spazio sufficiente, perché non potrebbe far parte integrante di una abitazione?...". Proprio in funzione delle mie convinzioni ho creduto opportuno evitare di chiudere un qualcosa che, al contrario, deve essere sempre ben in vista. Ma come proteggerlo da urti involontari e dalla polvere? La mia risposta è stata: "con il cristallo acrilico" più conosciuto con il nome di plexiglas. Ho fatto il progetto in scala 1:1 e mi sono recato nella vicina Viareggio presso l'azienda Plexidea la quale, in poco più di una settimana, ha realizzato (spessore 6 mm) quello che volevo. Adesso mi sento più tranquillo.

Febbraio 2007
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Una cosa che non dovrebbe mai accadere durante la circolazione dei treni è quando una locomotiva che procede molto lentamente, improvvisamente si blocca e, per ripartire, necessita di una spintina con un dito! Questo evento, generalmente, avviene con locomotive a due soli assi e quasi sempre nel bel mezzo di uno scambio. La mancanza di corrente al motore dipende dal fatto che le ruote preposte all'invio di corrente al motore si trovano nel cuore dello scambio ovvero in quel piccolo incrocio esistente tra il corretto tracciato e la posizione deviata. Come si evince dallo schema sotto riportato è indispensabile che la corrente al cuore cambi in funzione della posizione dello scambio. In caso di corretto tracciato ci deve essere la corrente blu mentre, in caso di deviata, la corrente deve essere gialla! L'unico svantaggio di questo intervento consiste nel fatto che lo scambio non può essere tallonato perchè si creerebbe un cortocircuito.

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Non sempre la polarizzazione del cuore è preinstallata dalla casa costruttrice e spesso è un problema che, se lo conosce e ne ha voglia, deve risolvere il modellista. E' comunque strano il fatto che molti esperti di questo settore non abbiano la minima idea di cosa sia e quanto sia importante la polarizzazione del cuore degli scambi. Osservando da vicino uno scambio Roco si vedono chiaramente tre piccoli contatti uscire dalle traversine all'altezza del cuore che appare completamente sezionato! Facendo riferimento ai colori dell'immagine precedente, dal contatto di sinistra esce corrente blu e da quello di destra la corrente gialla. Nel contatto centrale ci andrà quindi inserito il filo portante la corrente corretta.

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Nel foglio di spiegazione dei Tortoise non esiste uno schema preciso legato ai collegamenti interni dei due switches e quindi, dopo un paio di prove con un tester, sono stato in grado di produrre lo schema di funzionamento sia per la polarizzazione del cuore dello scambio sia per il collegamento di qualsiasi altro tipo di accessorio. Guardando il motore sul lato dove esiste il meccanismo di movimento dell'ago e tenendo in basso gli 8 contatti alla base, i collegamenti interni danno i seguenti risultati (i contatti 1 e 8 sono quelli necessari al funzionamento dello scambio che va in corrente continua)

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Figura A (switch n° 1): con blu sul 2 e giallo sul 3, e con il perno del movimento dell'ago completamento spostato a destra, dal contatto numero 4 uscirà blu. Viceversa con l'ago dalla parte opposta.

Figura B (switch n° 2): con blu sul 6 e giallo sul 7, e con il perno del movimento dell'ago completamento spostato a sinistra, dal contatto numero 5 uscirà giallo. Viceversa con l'ago dalla parte opposta.

A lavoro terminato, in considerazione del fatto che dopo la posa in opera della ghiaia questi collegamenti non saranno più visibili, ritengo prudente avere a disposizione alcune foto (anche se un pò sfocate) affinché possa sempre identificare con precisione i punti dove sono presenti i cavetti della polarizzazione degli scambi.

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