Cari nipoti vi scrivo

Siete venuti al mondo con in mano un bicchiere mezzo pieno e quindi dovete considerarvi fortunati anche perché, il fatto stesso di nascere in una città europea, è una chiara indicazione di buona sorte. Quasi sicuramente mangerete tutti i giorni, avrete una casa dove riposare e sarete circondati da veri affetti; direi che avete avuto una buona partenza. Certamente poteva andarvi meglio ma avevate molte, ma molte più probabilità che vi andasse peggio, molto peggio. Pensateci bene, riflettete sulla vostra condizione. Dovreste rendervi conto di come sia sbagliato fare confronti con quei pochi che, apparentemente, stanno meglio di voi, anche perché è molto più utile riflettere sulla moltitudine di vostri simili che ogni ora di ogni giorno, di ogni settimana, di ogni mese e di ogni anno della loro esistenza, non potrebbero neanche riuscire ad immaginare una vita come la vostra. Se tutta l’umanità sapesse dove e come vivete, sareste invidiati dall’80% dei vostri simili.

La salute è la cosa più importante della vita e tutto il resto, come quando si acquista un’auto, è un accessorio, importante quanto volete, ma sempre un accessorio. Qualunque cosa voi abbiate, senza il benessere fisico o mentale, ha scarsa importanza. Purtroppo, chi la ha, non si rende conto del suo immenso valore e, come capita spesso, l’importanza di qualcosa si capisce solo quando viene a mancare, quando non c’è più. Dovete prendere atto che la salute non vi è dovuta e dovete capire che non potete pretenderla; è come vedersi assegnata una carta da un mazzo, una carta che vi accompagnerà per sempre, quindi, se la sorte vi è stata amica cercate di avere, in ogni attimo della vostra esistenza, la consapevolezza del bene che vi è stato donato. Non sottovalutatela mai ed evitate di metterla in gioco per non perdere, causa un comportamento stupido o sbagliato, la cosa più importante che possedete.

Prima di immettervi nel groviglio di strade che, là fuori, aspetta ognuno di voi, avrete un po’ di tempo per prepararvi alla innumerevoli scelte che la vita vi proporrà. Non sprecatelo ma utilizzatelo per dotarvi di alcune difese che vi renderanno immuni da situazioni spiacevoli e da sgradite sorprese. Dovete crearvi una corazza personale in grado di proteggervi dal più subdolo e pericoloso attacco che subirete e cioè la disinformazione. Questa corazza si chiama cultura. La persona ignorante, quando si trova di fronte qualcuno che ritiene più colto, è predisposta a credere a qualsiasi affermazione venga fatta. Crede ciecamente a quello che scrivono i giornali, condivide totalmente i giudizi dei giornalisti che parlano alla televisione, ha fiducia nella verità esposta dall’amico casuale; praticamente pensa ed agisce per conto terzi, per sentito dire. L’unico modo per non far parte di questo enorme gregge di deboli è lo studio. Studiare e leggere, leggere e poi ancora leggere, è l’arma che avete a vostra disposizione per aprirvi la mente ed affrontare senza alcun timore reverenziale, qualsiasi persona, pubblicazione o giornalista che, più spesso di quanto si possa pensare, provano ad immettere nella vostra mente quelle inesattezze, falsità e menzogne sulle quali è basata gran parte della cosiddetta civiltà. Se studierete per far contenti i professori o i vostri genitori sarà una strada faticosa e pesante, ma se riuscirete a studiare per voi stessi, per il vostro bene, sarà facile e divertente. Credetemi, chi possiede un buon patrimonio di conoscenze è meno esposto alle sorprese, specialmente quelle sgradite.

La vostra corazza non è eterna, ha bisogno di manutenzione e di aggiornamenti. L’informazione è, e sarà sempre, il pane quotidiano della cultura pertanto, tenendo presente il fatto che il maggior numero di notizie si trovano in internet, sappiate che l’accesso alle informazioni scritte in italiano corrisponde a poco più di un centesimo del totale informativo disponibile. Effettuare ricerche nella vostra lingua madre è come avere di fronte cento persone e capire le risposte di una sola! La perfetta conoscenza della lingua inglese, volenti o nolenti, per voi non deve essere una scelta; è la più logica delle necessità, una chiave “passpartout “ che, insieme alla corazza, farà di ciascuno di voi un vero abitante di questo mondo globalizzato; non consideratevi più esclusivamente Italiani, siate orgogliosi di essere Terrestri.

Molto presto capirete che questa terra non è un paradiso, anzi per la maggioranza dell’umanità è un vero e proprio inferno. Crescendo, non potrete non venire a conoscenza dell’immensa ingiustizia che vi circonda e delle assurde disuguaglianze che condannano altri come voi ad una vita che ha ben poco di umano. Mi auguro che non commettiate uno dei due errori caratteristici di questa situazione. Tanti “eroi dell’umanità” hanno provato a cambiare tutto, ma non ha avuto successo neanche Gesù e quindi nessuno, da solo, potrà mai riuscire in questa missione impossibile; vi annullereste in una battaglia persa in partenza. Allo stesso modo però, mi auguro che non voltiate la faccia dall’altra parte facendo finta di non vedere, di non sapere o di credere di non poter fare niente. Cambiare il mondo è possibile, ci vuole pazienza, perseveranza e tempi lunghi, molto lunghi. Prendete coscienza del problema e parlatene con gli altri, e quando, prima o poi, gli “altri” saranno la maggioranza allora, solo allora si potrà dare inizio al cambiamento.

Non penso che potrete vivere di rendita e quindi sarete costretti a trovarvi un lavoro. Il mondo sta cambiando troppo rapidamente e quindi, anche facendo ricorso alla mia immaginazione, devo ammettere di non riuscire ad aver un’idea di come vi troverete e di cosa farete. Qualunque sarà la vostra professione, se agirete con impegno, cura e orgoglio ne trarrete vantaggi, in caso contrario soffrirete e sarete scontenti. La vita su questo mondo, anche per i più fortunati, difficilmente potrà essere tutta rose e fiori; incidenti di percorso, eventi imprevedibili, situazioni spiacevoli potranno essere presenti nella vostra esistenza e dovrete affrontarli. Mi auguro solo che, in quei momenti, non siate soli. La Famiglia, quella con la F maiuscola, cioè quel meraviglioso nucleo volontariamente costituito, è un’arma di difesa universale che, tra i più che normali alti e bassi, accresce la sua potenza con il passare degli anni. Avere la consapevolezza che qualsiasi emozione, positiva o negativa, potrà essere condivisa con altri, essere certi di trovare sempre un aiuto è addirittura previsto dalla stessa natura. Sono pochissimi gli animali che conducono vita da “single” mentre la stragrande maggioranza, per tutta la loro vita, vive in coppia o in branco e non cambia la sua scelta.

Scegliere il partner è una necessaria follia in quanto significa decidere, anche per gli anni a venire, la soluzione migliore tra quelle conosciute e possibili e quindi ecco il problema. Se oggi effettuate una scelta non avete alcuna garanzia né certezza che domani, allargando le vostre conoscenze e quindi le possibilità di scelta, continuerete a ritenere la soluzione iniziale valida a prescindere. Cambiare partner solo perché pensate di aver trovato qualcosa di meglio vi riporterebbe all’inizio di questo paragrafo e quindi rischiate di entrare in un ciclo dal quale ne potreste uscire in malo modo: vecchi e soli.

Desidero concludere questo documento ricordando la semplice ma efficace filosofia di vita di mio nonno Giovanni. Il concetto che provò ripetutamente ad immettere dentro il cervello del suo giovane nipote era, parola più parola meno, il seguente: “Se hai un problema devi capire se la situazione è rimediabile perché, in questo caso non ti devi preoccupare. Al contrario, se la situazione non è rimediabile, il fatto di preoccuparti non allevierà il dolore quindi impara, il più presto possibile, ad accettare quello che ti capita e vivrai meglio.”

In bocca al lupo ragazzi