Pillole & C.


Una sera, al rientro da Firenze, appena entrato in casa mia moglie mi avverte che qualche ora prima si erano presentati due Carabinieri che, senza spiegare niente, volevano parlare al più presto con me. Molto preoccupato decido di andare immediatamente al Comando per conoscere i motivi di questa urgenza. Vengo ricevuto da un appuntato che mi fa accomodare in una piccola stanza di attesa. Dopo una trentina di interminabili minuti l'appuntato mi invita ad andare nell'ufficio del Maresciallo per comunicazioni urgenti.
"Lei è il sig. Enzo ......?"
"Si"
"E' nato il 31 marzo 1946?"
"Si"
"Abita in Via ....... al numero 5?"
"Si"
"Bene, siccome ci risulta che abbia emesso un assegno a vuoto la devo arrestare e sconterà immediatamente tre giorni di galera"
"!!!!!!!!!!!!!!!"
"Se vuole può fare una telefonata"
"Maresciallo, vi state sbagliando di grosso!"
Imperterrito scuote la testa e, uno dopo l'altra, mi ripete le solite domande ma, questa volte ne aggiunge una.
"Lei è figlio di fu Renato?"
"No. No, mio padre è vivo e si chiama Angelo"
Dopo pochi minuti nei quali qualcuno controllò la mia affermazione, il Maresciallo si scusò tantissimo e mi congedò stringendomi la mano. Un paio di mesi prima avevo fatto regolare denuncia per lo smarrimento della carta di identità la quale, sicuramente contraffatta, era stata la causa di questo scambio di persona.