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Fiat 131 Supermirafiori

Avendo da qualche anno comprato una Roulotte, nell'acquisto dovevo tener presente il fatto di dover trainare 800Kg. In questi anni la 132 era evoluta nella Fiat Argenta ma, quasi contemporaneamente, era stata presentata la Fiat 131 Supermirafiori. Per caso lessi la prova su strada di una roulotte trainata proprio dalla macchina che stavo pensando di comprare. Ne parlava benissimo, sia del motore (i soliti 100Cv) che dell'abitabilità. Quest'ultima era leggermente inferiore a quella della 132 ma con interni molto, molto più rifiniti ed eleganti. Appena finito di leggere l'articolo (poi dicono che la pubblicità non serve) andai dal Frediani e Lencioni e conclusi l'affare.

Ho due ricordi divertenti ed imprevedibili legati a questa macchina:

#1
Era l'estate del 1982 e, con la roulotte attaccata, stavamo salendo verso Lagonegro sulla Salerno Reggio Calabria. Non avevo ancora l'aria condizionata e, visto che la velocità in salita non superava i 40 Km/h, a bordo eravamo tutti più che rilassati. Ricordo che avevo un paio di pantaloncini corti ed una camicia che tenevo molto sbottonata per cercare di farci entrare più aria possibile dal finestrino. Improvvisamente, con la coda dell'occhio, vedo qualcosa di sferico e nero che, a grande velocità arriva dalla mia sinistra. La cosa si infila nel finestrino entrando come un missile nella camicia all'altezza del collo. Scende rapidissimamente giù nella schiena per fermarsi sulla mia chiappa sinistra. Quando realizzo che probabilmente si tratta di un tafano sento una pinzatura mostruosa e, per difendermi da una eventuale replica, comincio a saltellare sul sedile urlando: "muori maledetto bastardo". Il convoglio auto più roulotte comincia a zigzagare e dopo poche decine di metri riesco a fermarlo al lato dell'autostrada. La bestiaccia era morta spiaccicata ma sul culo avevo già un gonfiore che aveva qualcosa di innaturale tanto era grosso. Per fortuna, nella roulotte, l'ammoniaca non mancava mai.

#2
Non ricordo l'anno ma era sicuramento un inverno. Stavo andando ad una cena a Firenze con un completo chiaro appena comprato. Era buio, pioviscolava e la visibilità non era eccezionale. Nel tratto autostradale tra il casello di Firenze e il termine dell'autostrada vedo, troppo tardi, che nella carreggiata c'è un bel pezzo di lamiera perso da chi sa chi. La prendo in pieno e contemporaneamente mi scoppia il pneumatico posteriore destro. Riesco a portare la macchina nello spiazzo presente sull'ultimo bivio 500 metri prima dell'aeroporto. Scendo e, con un certo grado di disperazione, mi accingo alla sostituzione. Sotto una leggere pioggia, metto il crick, sollevo l'auto, tolgo la ruota e, mentre vado a prendere quella di scorta vedo che la mia 131, piano piano ma inesorabilmente si inclina verso il posteriore e, dopo aver divelto il crick, si adagia su tre ruote ed un freno. Avevo solo dimenticato di tirare il freno a mano! Non sapevo letteralmente cosa fare. Ad un certo punto si avvicina un camion targato CT (Catania) dal quale scendono due tipi diversissimi. Uno smilzo, magro e altissimo, l'altro esattamente il contrario al punto che sembrava un cubo. Stavo giusto pensando di essere in procinto di subire anche una rapina quando lo smilzo dice: "Volete una mano?" ..... "Non ci sono problemi. Il mio amico solleva di peso la vostra auto e voi cambiate la ruota". Il cubo, apparentemente senza molta fatica ha sollevato da solo il posteriore della 131 permettendomi di portare a termine la sostituzione. Non hanno voluto neanche i soldi per due caffè.